PIAZZA PLEBISCITO. Antonio Maiello e Les amis du monde insieme per un messaggio di pace
Antonio Maiello e Les amis du monde in concerto, presentano: “Mediterraneo tante culture. Napoli una musica di pace”, stasera alle ore 20 in Piazza del Plebiscito (in caso di pioggia nella Basilica di San Francesco di Paola). Un appuntamento prestigioso che rientra nel calendario di appuntamenti proposti alla città dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Dopo Parigi, Algero, e Casablanca tocca a Napoli il ruolo di città aperta, come ha espresso Antonio Maiello: “Napoli è una città accogliente, è una città di qualità”. L’artista girovago, così si è definito Maiello, si dice felice del suo ritorno a casa: “Una casa rinnovata e attiva”, pronta ad ospitare le diverse culture che popolano il mondo. Quale altro linguaggio universale, più della musica può unificare due etnie così diverse, come quella italiana e tunisina? Malek Ellouze, rappresentante della Tunisia e vicepresidente della Fondazione bancaria tunisina, si è espresso in merito: “Noi tunisini ci sentiamo italiani, nel cuore, nel comportamento e nel sangue”. Parole che fanno riflettere sull’importanza della collaborazione tra i paesi e su quanto la cultura sia importante per non cedere al patriottismo estremo.
Il gruppo musicale Les Amis du monde è formato da musicisti di diversa provenienza: italiana, tunisina e francese. Le musiche sono arrangiate dal maestro Maiello e da altri autori, ascolteremo sia brani tradizionali che contemporanei, includendo anche la lirica italiana e la musica magrebina. Questo fondersi di culture lascia lo spettatore immerso in una realtà immaginaria e suadente.
Al pianoforte il maestro Maiello e il maestro D’Ovidio. Il compito ritmico è affidato ad un percussionista arabo, la voce femminile è di una vocalist occidentale, le maschili da Maiello e da altri due cantanti tunisini, ed infine l’accompagnamento armonico è a cura del quartetto d’archi Mitja. Insomma un gruppo d’eccezione riunito per uno scopo comune: lanciare un messaggio di pace ed uguaglianza attarverso la musica.
Ph Credit // Giuseppe Giordano