RAVELLO FESTIVAL. L’arte di Mimmo Paladino
Non solo musica ma anche arti visive e un po’ di storia della moda teatrale al Festival di Ravello che per la sezione mostre propone anche una personale di Mimmo Paladino e un excursus dei più preziosi abiti di scena del Teatro dell’Opera di Roma. E’ così che tra i viali e i giardini della suggestiva villa Rufolo ma anche sull’ampio piazzale dell’auditorium Oscar Niermayer si potrà giringirare passando in rassegna 19 delle opere più celebri dello scultore beneventano poste in dialogo con i luoghi e i magnifici scorci panoramici sul mare della costiera. Tra queste, il cavallo “Architettura”, “Caduto a ragione” e la composizione in ferro rosso “Respiro”, quindi un ciclo di 13 sculture di medio formato dal titolo “Testimoni” . Dopo la rassegna dedicata lo scorso anno alle sculture di Igor Mitoraj, dunque, il percorso che vede arte e musica a braccetto continua con Paladino che con i suoi motivi geometrici simbolici e slanciati verso forme pure ben si abbina con le emozioni dei concerti che via via per tutta l’estate si alternano sul palcoscenico del belvedere di villa Rufolo. Nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, invece, nel museo di Villa Rufolo si ammirano i più preziosi esemplari tra i costumi di scena disegnati, e a volte anche realizzati, per il teatro romano. Tra questi, alcuni costumi dello storico “Don Carlo” di Luchino Visconti, quelli prodotti per Lohengrin ed Elsa e cuciti da Duilio Cambellotti e, anche gli abiti di scena degli anni Trenta dell’eclettico costumista Caramba (Luigi Sapelli). Una vera chicca.
Fino al 31 ottobre. Info: tel 089.858422/www.ravellofestival.com
Paola De Ciuceis