CARTIER e YAMAMAY. Le loro campagne sono sociali
Non punta su scenari da sogno e modelle dal fisico scolpito per la sua nuova campagna pubblicitaria il brand Yamamay. Ma si schiera dalla parte delle donne vittime di violenza. Yamamay contro il femminicidio, senza se e senza ma. Niente tocco glamour e niente claim studiati. L’immagine è forte: un occhio livido. Il messaggio è chiaro: “Ferma il bastardo”. E, intanto, le attiviste Femen compaiono nella campagna Cartier, indossando gioielli e pietre preziose, mentre si dimenano cercando di liberarsi da uomini in divisa. L’opinione pubblica e la stampa sono divise su questa scelta. Da una parte, coloro che l’hanno interpretata come pura e semplice operazione di marketing, urlando alla banalizzazione della violenza trasformata in chiacchiera da salotto e utilizzata a puri fini commerciali. Dall’altra chi interpreta queste scelte come un impegno sociale dei grandi Brand. Credo che Yamamay e Cartier, con i loro fatturati, non abbiano bisogno di cercare e trovare escamotage per vendere di più. Hanno semplicemente scelto di non tacere di fronte a un mondo in cui una donna non è più libera di scegliere, di dire no. Il costo è davvero troppo alto: la vita.
Francesca Scognamiglio