ZANZIBAR. Colori e profumi della “terra dei neri”
Spiagge bianche come il borotalco, mare turchese, fondali pieni di coralli e pesci variopinti. Ecco Zanzibar, “la terra dei neri”, paradiso incontaminato dell’Oceano Indiano, arcipelago di 50 isole (la cui principale detta Zanzibar si chiama in realtà Unguja), e luogo perfetto per una vacanza indimenticabile. L’isola ha conservato nel tempo il suo aspetto selvaggio e autentico. I suoi profumi e i suoi colori vi inebrieranno istantaneamente, e quel vivere lento, quel “pole pole” che nella loro lingua, lo Swahili, vuol dire “piano piano” e che ripetutamente ascolterete, accompagnerà con ritmo sereno e pacato l’intera permanenza in questo paradiso lontano dal caos.
Non sarà necessario rinunciare al confort di tutti i giorni. Zanzibar, infatti, è zeppa di resort lussuosi e super attrezzati, mimetizzati tra i rigogliosi palmeti che si affacciano su lunghe spiagge di sabbia candida.
Non avrete che l’imbarazzo della scelta ma se volete godervi pienamene la bellezza dell’Oceano puntate a Nord: qui il fenomeno delle maree è quasi impercettibile e potrete fare il bagno tutto il giorno.
Per viverla col cuore, fate amicizia con i beach boys.
Gironzolano sulle spiagge da mattina a sera, saltellano intorno ai turisti in ogni momento e “incastrano” con la loro simpatica. Provate le loro escursioni e non ve ne pentirete.
Iniziate con il Safari Blu, la più esclusiva: un’intera giornata immersi nella natura, tra sole e mare, alla scoperta di uno dei fondali marini più belli del mondo. Avrete un contatto diretto con le maree: potrete nuotare tra le mangrovie quando l’acqua è alta, e passeggiare sulle lingue di sabbia bianca che affiorano dal mare quando l’acqua è bassa portando alla luce coralli, tartarughine e meravigliose stelle marine.
Basterà un pomeriggio per innamorarvi del quartiere più antico della capitale, Stone Town, Patrimonio dell’Umanità, con i suoi vicoletti, le guglie delle chiese, i portoni di legno intagliati e decorati, i negozietti d’artigianato, i suoi splendidi palazzi. Meritano una tappa la Moschea di Malindi, il Palazzo del Sultano e quello delle Meraviglie. Visitate il mercato di frutta e spezie, resterete estasiati dall’odore della cannella, dei chiodi di garofano, dello zenzero. Infine, gustate un thè o un aperitivo al tramonto sulla terrazza dell’Africa House, frequentato da intellettuali, musicisti e artisti, e in un attimo vi sentirete a casa.
Vale una visita anche Prison Island, un tempo appartenne a un arabo che la usava per confinarvi gli schiavi e poi usata per la sua antica prigione. Oggi è nota come l’isola delle tartarughe. Ed è vero, ne troverete a dozzine.
Consiglio: comprate il pepe nero. Quello di Zanzibar è speciale.
Melania Bifaro