DATAGATE. Anche Microsoft cripta i suoi dati. I servizi segreti russi sconsigliano Gmail e il Kgb torna alle macchine da scrivere
È ancora allarme Datagate. I milioni di dati in possesso della talpa più famosa del mondo, Edward Snowden mettono in ambasce anche il colosso di Bill Gates Paul Allen. Dopo Google, Facebook e Yahoo! anche Microsoft starebbe infatti intensificando gli sforzi per criptare il suo traffico Internet alla luce del Datagate. Nei documenti di Snowden ci sarebbe infatti indizi che ad essere sotto la lente di ingrandimento dalla Nsa, l’Agenzia Usa per la sicurezza nazionale, ci sarebbero stati anche alcuni servizi dell’azienda di Redmond come i popolari Messenger e Hotmail. Nel frattempo la posta elettronica straniera, in particolare Gmail di Google, sarebbe stata sconsigliata dai servizi segreti russi (Fsb, ex Kgb) ai funzionari amministrativi locali. Nello stesso paese, pochi mesi fa, proprio per motivi di sicurezza, il Servizio federale di Protezione aveva deciso di mettere al bando i computer e di tornare alle macchine da scrivere. Secondo il Washington Post, dunque, Microsoft starebbe lavorando all’estensione del proprio sistema crittografico – che nasconde le informazioni alle persone non autorizzate – temendo di aver ricevuto lo stesso trattamento di altri big della tecnologia. Secondo indiscrezioni riferite al quotidiano, i manager dell’azienda di Redmond dovrebbero riunirsi proprio questa settimana per decidere quali metodi adottare e quando metterli in campo. Oltre alle aziende e ai servizi segreti, anche gli internauti si attrezzano come possono. Ad esempio sta diventando sempre più popolare l’app Wickr che protegge le informazioni con un meccanismo usa e getta simile a quello di Snapchat, un’applicazione molto popolare tra gli adolescenti. Qualche giorno fa il ceo di Wickr, Nico Sell, ha spiegato al Financial Times che l’app, inventata nel 2012, ha visto più che duplicarsi il numero di download proprio all’indomani del Datagate.
Valerio Esca