CARTE DI CREDITO CLONATE. L’altra faccia del Natale
Finalmente la caccia ai regali è finita, ogni pacchetto è stato scartato, e se le cose sono andate per il verso giusto dovremmo essere riusciti a far contenti tutti senza restare al verde. O no? Forse uno sguardo all’estratto conto della carta di credito lo dovremmo dare… Esiste infatti un’altra faccia del Natale, anzi dello shopping natalizio, che non vorremmo mai conoscere. Mentre noi siamo in giro a comprare, cercando di risparmiare al massimo, c’è chi fa spese a nostro nome senza porsi alcun problema. Come? Clonando le nostre carte. E’ semplicissimo, in rete si trovano addirittura tutorial e consigli. A quanto pare basta usare uno “skimmer”, una specie di lettore uguale a un Pos. Ci strisci la carta e il gioco è fatto. Nome, numero di conto, indirizzo: tutto finisce in un terminale, pronto per essere ricaricato su una carta vergine. La cosa buffa è che spesso siamo molto più attenti a salvaguardare le credenziali Facebook di quanto non facciamo con quelle bancarie. L’idea che le nostre carte di credito siano impenetrabili ci spinge a lasciarle ad esempio nelle mani di camerieri al ristorante o al pub, senza renderci conto che in quelle carte c’è tutto ciò che serve per accedere al nostro conto corrente. Certo, molti hanno un servizio di avviso sul cellulare: un messaggino che viene spedito al cellulare quando si fanno acquisti. Ma è possibile che questo sia l’unica difesa dei nostri soldi. Un messaggino del tipo: «Hai appena speso 800 euro presso l’esercente …», ci manca solo un “Tvb” e una foto del disgraziato che ci sta derubando. Quella però, possiamo esserne certi, non ci arriverà.
Raffaele Nespoli