NYMPHOMANIAC. Lo scandalo annunciato dell’ultimo Von Trier
Mentre l’Italia si accontenta e gode – poco – dei suoi scontati cinepanettoni, al Gran Teatret di Copenaghen, tempio del cinema d’Essai, il 25 dicembre si è celebrato il Natale laico del geniale e provocatorio regista danese Lars von Trier con l’anteprima mondiale del suo ultimo film NYMPHOMANIAC. Quattro ore (nella versione ridotta) di amplessi e sadomaso che raccontano la vita della ninfomane Joe, interpretata da Charlotte Gainsbourg dall’età di due anni ai cinquanta. Cast d’eccezone, oltre alla Gainsbourg, Uma Thurman, Shia LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Stellan Skarsgard e Willem Dafoe.
La notizia è che da noi arriverà, a marzo, distribuito dalla Good films di Ginevra e Lapo Elkann con Francesco Melzi e Lorenzo Mieli, dopo molte incertezze. L’unica certezza è che farà parlare molto di sé.
A differenza di quanto dichiarato dallo stesso autore, NYMPHOMANIAC non è un film porno e neanche un porno d’autore. Piuttosto è un racconto – “sono un essere umano cattivo e sarà un racconto lungo” dice la protagonista – dal linguaggio crudo e dalle scene esplicite, che prende il tempo di una notte. E’ l’esplorazione della vita sessuale di una donna ad opera di un regista spesso in odore di misoginia ma che pure ci ha regalato personaggi femminili indimenticabili.
Aldilà delle scene di nudo integrale e di sesso e di orgasmi, degli otto capitoli di cui si compone il film, sarà interessante per l’Italia cattolica e bigotta, quella con il Vaticano al centro del Paese, seguire il filo delle riflessioni filosofiche e religiose del capitolo 6 intitolato ‘The Eastern and the Western Church (The Silent Duck)’ sulla chiesa orientale e quella occidentale, definite come la Chiesa della Gioia e quella Sofferenza, dove in un viaggio mentale che porta lontano da Roma, ci si allontana anche dal senso di colpa per andare verso la luce e la gioia. Con Joe che impara che il dolore e il piacere possono essere più vicini di quanto si potrebbe pensare.
Il trailer:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=V5YekQnGSIs
Martina Caldo