STRESS DA TRAFFICO. Ecco come combatterlo
L’hanno studiata e si chiama Traffic Stress Syndrome e ne soffrono un terzo degli inglesi e metà degli italiani. Le regioni a maggior rischio sono Lazio, Campania, Veneto e Lombardia. Cosa è? Lo stress da traffico. Molti lo conoscono bene soprattutto chi la mattina deve incollarsi al sedile della propria auto per raggiungere il posto di lavoro che spesso è a chilometri di distanza. Il traffico provoca tachicardia nel 20% degli automobilisti, mal di testa nel 19% e sudorazione alle mani nel 12%. Secondo lo psicologo inglese David Moxon, ne possono conseguire disturbi digestivi, del sonno e della sfera sessuale. Sul piano comportamentale il rischio maggiore può essere l’aggressività verso gli altri automobilisti nei gesti e nella guida. Sembra che bastino 20 minuti immersi nel traffico per stressare una persona e gli uomini ne soffrono fino a 7 volte più delle donne, secondo un sondaggio – realizzato in 11 paesi europei – gli uomini al volante hanno una soglia di sopportazione molto inferiore a quella delle donne, sebbene i sintomi siano per tutti gli stessi: vertigini, problemi respiratori, dolori muscolari e addominali, uniti a una maggiore ansia e difficoltà a mantenere la concentrazione al volante. Michael Douglas in “Un giorno di ordinaria follia” ne è l’esempio. La soluzione? Il trasporto alternativo: mezzi pubblici, bicicletta, scooter e se proprio non si può fare a meno dell’auto ecco i brani musicali in gradi combattere lo stress da auto: “I want to break free” dei Queen, “Take it easy” degli Eagles, “Highway to hell” degli AC/DC, “Drive my car” dei Beatles e “On the road again” di Willie Nelson.
Valeria Prestisimone