PERSIA. I gioielli sensoriali di Matin Sadeghi
Piccoli scrigni segreti in cui custodire l’unica vera immagine che una donna ha di sè. L’identità va oltre l’estetica. Viene proiettata nel quotidiano senza tralasciare la sensualità. Quello di Matin Sadeghi è uno stile contemporaneo che sembra viaggiare indietro nel tempo. La designer di gioielli iraniana si è formata all’ Art University di Teheran e ha completato la sua formazione professionale nell’atelier di Abdolnasser Giv. Poi il trasferimento a Milano per partecipare all’Accademia di Belle Arti di Brera, da dove, nel 2013, ha conseguito un master in Fashion Design. Una duplice formazione che sembri aver donato all’artista una doppia visione dell’umanità. Un concetto che traspare dalle creazioni plasmate con metalli come l’oro e l’argento e quelli invece più ‘morbidi’ come l’ottone o il rame. Pietre come l’ametista, giada o l’agata e frammenti di oggetti quotidiani come pezzi di specchi impreziosiscono i monili dal gusto medio-orientale. Contaminazioni che riversate nei gioielli di Matin Sadeghi rendono protagonista di un viaggio sensoriale chi li indossa. Gioielli che sprigionano emozioni e sensazioni. Dal concetto di libertà che sembra rappresentato da un uccellino adagiato sui gioielli, quasi a firma dell’artista, che può volare in qualsiasi istante regalando quella percezione di vita e di amore. La stessa che viene intesa guardando l’argento plasmato che somiglia a due corpi vicini. Una questione di equilibrio come i rami intrecciati che pendendo al collo delle donne sembrano riempirle di energie.
Maria Elefante