CHE CI IMPORTA DEL MONDO. L’amore secondo Selvaggia Lucarelli
La considerano tra i più importanti influencer sul web. Credo fermamente che lei sia la più forte influencer sul web. Il suo modo di comunicare e di scrivere piace eccome. E “Che ci importa del mondo” (Rizzoli) racchiude in 556 pagine il suo inconfondibile stile. Sarcastica e riflessiva, Selvaggia Lucarelli racconta la storia di Viola, trentotto anni, che, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l’incapacità di dimenticare l’ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell’ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile. Inevitabilmente un po’ dello scrittore finisce sempre in quello che scrive. Selvaggia vive con suo figlio Leon e un cavalier king di nome Godzilla. E nel prologo viene racchiuso una specie di mantra “l’amore non mi manca” con la conclusione, dopo una lunga lista sul “non mi manca”, che “l’amore mi manca. Anche solo per rivivere l’attimo, quel solo attimo, quando ti innamori, quello in cui capisci tutto, prima di non capire più nulla”. Quanto c’è di Viola in Selvaggia? Chissà! Al di là di questa curiosità che può anche lasciare il tempo che trova, “Che ci importa del mondo” non può mancare nella mia libreria, accanto alla collezione di Sophie Kinsella!
Francesca Scognamiglio Petino