CO-SLEEPING? YES! La pratica del dormire insieme fa bene all’amore… ad ogni età.
Studi scientifici dimostrano i benefici di condividere il sonno con chi si ama, secondo una ricerca condotta dal dottor Andrea Petersen per il Wall Street Journal, condividere il sonno causerebbe un abbassamento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress causa di ansie e depressioni, rendendoci più soddisfatti e felici. Addormentarsi insieme diminuirebbe le citochine, sostanze chimiche coinvolte nel processo infiammatorio e aumenterebbe l’ossitocina, ormone dell’amore, noto per alleviare ansia e stress. Sempre secondo la ricerca, i single farebbero più fatica ad addormentarsi e tenderebbero maggiormente alla depressione. Dunque dormire insieme fa bene alla salute, non solo fisica, ma anche psicologica.
E se questo vale per gli adulti, perché non dovrebbe essere la stessa cosa per i bimbi? perché i comportamentisti infantili gridano allo scandalo quando notte tempo i nostri cuccioli migrano nel lettone?
La maggior parte dei mammiferi condivide la tana con la prole e, nella storia dell’umanità, i bambini non hanno mai dormito da soli. Uno dei bisogni oggettivi dei bambini piccoli è il contatto, avendo vissuto per 9 mesi nella pancia della mamma, per superare il trauma della nascita, hanno bisogno di un periodo di transizione e accompagnamento alla realtà del mondo esterno più o meno lungo a seconda di diversi fattori, man mano che il bimbo cresce diventa semplicemente un modo per condividere un momento di tenerezza ed intanto imparano a gestire i fisiologici risvegli notturni , che fino ai tre anni sono del tutto normali.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics, sembrerebbe non ci sia motivo di demonizzare il co-sleeping visto che non è stata riscontrata nessuna differenza nel livello dello sviluppo comportamentale e cognitivo tra bambini che avevano l’abitudine di dormire con i genitori e quelli che invece dormivano da soli.
Per affermarlo, i ricercatori della Stony Brook University di New York, hanno preso in esame 944 coppie con un figlio di un anno monitorandone nel lungo periodo la situazione psicologica e le abitudini legate al sonno. Dai dati è emerso che i bambini che avevano dormito nel lettone non mostravano alcuna differenza comportamentale rispetto a quelli che avevano sempre dormito da soli. Nessun effetto collaterale quindi! Vai con il co-sleeping!
(ph. familygolive.com)
Irene Saggiomo