COACHELLA 2016 PER PRINCE. Il cast del secondo weekend del festival californiano omaggia The Purple One a pochi giorni dalla morte
Si è concluso la scorsa domenica il secondo e ultimo dei due weekend consecutivi nei quali si articola il Coachella Valley Music and Arts Festival, il mega-festival che ha luogo, dal 1999, nella valle di Indio, in California. E gli artisti chiamati ad esibirsi in questo penultimo fine settimana di aprile non hanno perso la chance di cantare i loro omaggi per la scomparsa di Prince, trovato morto nella sua casa di Paisley Park, Minneapolis, il 21 aprile.
Gli LCD Soundsystem avevano già omaggiato, nell’ambito del primo fine settimana di festival, David Bowie, eseguendo “Heroes”: per The Artist hanno scelto “Controversy”, che hanno suonato sotto luci porpora. La star dell’ R&B Usher ha eseguito “I Would Die 4 U” and “1999”, mentre i ledwall trasmettevano immagini di una pioggia viola. È poi certamente riduttivo definire suggestiva la cover della più famosa e premiata canzone di Prince eseguita dalla star electro-indie Sufjan Stevens, che ha scelto di condividere palco e cover con l’esordiente Gallant, il quale ha prestato il suo già celebre falsetto a una versione che, ci scommettiamo, avrebbe commosso pure TAFKAP. E se la bionda Ellie Goulding ha trasformato in una ballata per voce e chitarra, inedita per le sue sonorità elettroniche, “When Doves Cry”, Jack Ü, il side project EDM-Trap di Skrillex e Diplo, ha chiuso il suo set con un remix inedito di “I Wanna Be Your Lover”: prima, Skrillex aveva incitato la folla ad esplodere in un lungo applauso per salutare l’artista “che non ha mai avuto paura di raccontarsi per intero con la musica”. Infine la colonna del soul Mavis Staples, che è stata un’artista della scuderia di Prince negli anni ’80, e che si è vista produrre ben due album da The Artist in persona. La Staples ha cantato “Purple Rain”, dedicandola al “suo angelo”.