CROLLO ISCRIZIONI. In Italia 30mila immatricolati in meno
In Italia crolla il numero degli immatricolati all’università. Trentamila in meno in appena un triennio e oltre 78mila in meno in dieci anni. Ecco il bollettino di guerra reso noto dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, guidato da pochi giorni dalla ministra Stefania Giannini. I giovani italiani, e probabilmente anche le loro famiglie, non sembrano più credere nell’università. Basti guardare i numeri, che senz’altro non mentono: coloro che dopo il diploma decidono di continuare gli studi nel nostro Paese si sta assottigliando sempre di più. A confermare la fuga gli ultimi dati sulle new entry nel sistema universitario italiano relativi all’anno accademico 2013/2014, appena pubblicati. Mancherebbero all’appello poche decine di atenei, per lo più telematici, che non dovrebbero certo invertire il segno meno: il mezzo disastro certificato dai numeri è una realtà. Quest’anno, i giovani che sono entrati per la prima volta all’università sono appena 260.245, il 3,4 per cento in meno rispetto a dodici mesi fa, quando gli immatricolati sfiorarono i 270mila. Un calo che difficilmente potrà essere colmato dai nuovi ingressi degli atenei che non hanno ancora comunicato i propri iscritti – che tutti assieme fanno registrare circa 2mila e 600 iscritti all’anno.
Valerio Esca