E-COMMERCE. Unico settore in crescita!

Guardando in scala ridottissima, direi rionale, l’andamento del mercato, il colpo d’occhio cade sui cartelli “affittasi” affissi ad un ex negozio si e tre no; se da un lato l’economia di quartiere è stata colpita dagli ultimi sette anni di “crisi” e per molti aspetti soppressa dall’avvento dei centri commerciali, dall’altro il dito va puntato sull’e-commerce: l’ultimo rapporto Netcomm registra un +22% in un anno con oltre 200mln di transazioni online, per uno scontrino medio di 90 euro. Più di 22 milioni di persone hanno effettuato almeno un acquisto online nella loro vita e all’abitudine si avvicinano con meno timori anche gli internauti over cinquanta, scettici fino a poco tempo fa. All’inizio del 2014 gli acquirenti sporadici erano concentrati nella fascia giovane, mentre ad oggi risultano più numerosi nella fascia di 55 anni.

Con il crescere dell’età l’e-commerce viene sfruttato soprattutto per gli acquisti dedicati alla vita di ogni giorno, mentre le fasce giovanili si concentrano su servizi e prodotti per il tempo libero, essenzialmente giochi. Variano le abitudini di acquisto fra uomini e donne: prodotti in passato principalmente “rosa” – coupon, biglietti per il cinema, libri cartacei – ora sono categorie cui sul web guardano di più gli uomini. Inoltre si è ridotta la prevalenza femminile nell’acquisto di abbigliamento online (dal 25,6 % di inizio anno al 15,3% attuale), mentre sono aumentati gli acquisti dei cosmetici da parte del gentil sesso (dal 44,1 al 57,8%).

Il quadro è contenuto nel nuovo rapporto “Net Retail” di Netcomm, visionato in anteprima dall’ANSA.  Tuttavia c’è da rilevare che il valore dell’ecommerce “nonostante la crescita e i volumi significativi è ancora un fenomeno confinato a poco più del 2% del valore complessivo dei consumi delle famiglie italiane (abitazione esclusa)”. Ad ogni modo, se la crescita dovesse continuare a un tasso vicino al 20% annuo, il Net Retail varrà in Italia 50 miliardi di euro nel 2020, il 7% dei consumi al dettaglio.

Irene Saggiomo