FATE SIRENE E SAMURAI. I personaggi chiamati a raccolta tra le note e le parole di Primo
Questa mia nuova avventura con LOVE press di fare “Il punto” su un evento, che sia un disco, un party, un concerto, una tendenza, scelgo di cominciarla recensendo un disco appena uscito, prodotto da Full Heads e AreaLive, di un giovane e promettentissimo cantautore Napoletano poco più che ventenne. Tommaso Primo. Direttamente da Marechiaro, il Caetano Veloso partenopeo, nel suo lavoro «Fate, sirene e Samurai» porta con sé una carovana di personaggi che si rifanno alle fiabe e ai manga giapponesi che si fondono in musica e parole, tra poesia napoletana e ritmi samba. Un lavoro che proietta il menestrello cresciuto nei ristoranti di famiglia, direttamente tra le nuove leve del neapolitan power, capace di far sognare, di raccontare e far visualizzare posti, personaggi, e sorti sempre in chiave positiva.
Nel primo brano «Flavia ed il Samurai» si evidenzia la fantasia creativa dell’autore dal sapore fiabesco, mentre nella seconda traccia «Prayer for Kumbaya» c’è il sapore dell’Africa e della fratellanza ricercata da anime innocenti sempre attente ai più deboli. Ottima «Neapolitan Love Stories» ballata dal suono della tromba vagamente messicano con le altrettanto emergenti Fede ‘n’ Marlen che impreziosiscono un brano carico di energia. In «Stella» c’è il pregevole piano di Danise mentre in «Metafisica» ritroviamo fate e suricilli cantati da un Tommaso molto Concato (ma con l’accento napoletano giusto). La sesta song è «Caramella» dai ritmi brasiliani ed il calore del linguaggio partenopeo sapientemente utilizzato. In «Bumba Meu Boi» c’è il featuring del suo padrino artistico Dario Sansone dei Foja, ad arricchire con voce ed archi, un testo importante. Ottava traccia, quella che ha il ritornello, che ti entra in testa e non lo dimentichi più, « e comme ‘o pappece e ‘a noce, je primma o poi m’ha sposo, primma o poi m’ha sposo»… «Viola» ragazza dei Tribunali finita in galera a causa delle cattive amicizie. L’orecchiabilissima «Anime e cartoon» richiede una conoscenza di breve memoria dei cartoon ( Super Sayan ho dovuto cercare chi fosse), per chi come me ha superato i quaranta. Ultima traccia «Lena», una cantata malinconica che guarda nuovamente ai ritmi bossa che racconta di una puttana in minigonna e tacchi a spillo che sceglie l’amore alla professione più antica del mondo. L’album in generale risulta un ottimo lavoro, considerando che il giovane Tommaso è al suo esordio (o quasi vedi “Posillipo interno 3”), e viste le premesse ed i primi risultati, mi sento di affermare senza paura di smentita, che il futuro del cantautorato partenopeo è anche nelle mani di questo ragazzo.