GALLEON. La scena campana del rap alla corte di DJ UNCINO
Strepitoso party di presentazione, domenica sera alla Galleria 19, per il primo lavoro da solista del writer, beatmaker e dj Uncino. Già membro dei Ganjafarm Cru e dei Sangue Mostro, ha deciso di fare il salto da solista, ma concependo un album pieno zeppo di amici e ospiti provenienti dal meglio del rap campano, capace di raccontare un bel pezzo di storia di questa disciplina di cui i napoletani hanno fatto ormai scuola.
In effetti mi aspettavo un grande party, visti gli ospiti presenti nel disco, e così è stato! Anche se l’evento avrebbe meritato la piazza (del Gesù) ma dato le condizioni atmosferiche si è ripiegato sul club. Naturalmente era gremito all’inverosimile, il parterre pieno di ospiti, artisti e addetti ai lavori. Un indaffaratissimo Andrea ‘OLuowong che cercava di fare gli onori di casa e contemporaneamente il direttore di palco e all’occorrenza distribuire i CD ai tanti amici che sono venuti ad onorare il lavoro di Uncino che ha riservato uno spazio anche ai giovani emergenti nel pre-serata. Un warm up in cui si sono distinti il giovanissimo sedicenne Geco, vincitore del Festival Giovani suoni IIIV°, e fuori da poco con il suo lavoro “Anno 00”; e i giovani di Miano Moderup, duo pieno di talento che già può vantare collaborazioni importanti e diverse produzioni e premi. Il clou della serata, in quell’alternarsi di artisti sul palco, si è raggiunto con la “Napule è” dell’ hip hop, quando La Famiglia è salita sul palco e ha intonato “Odissea”.
Nel disco sono presenti esponenti nuovi che si alternano a pilastri della scena rap, per un totale di venti tracce e una quarantina tra Mc, cantanti e gruppi coinvolti. E allora si comincia a salpare con il Galeone di Uncino dalla prima traccia, “081 chiama Napoli”, con La Pankina krew, tenuti a battesimo dallo stesso beatmaker, un brano a difesa della città, pieno di rabbia e speranza, esattamente come la Pankina Krew giovani, di ottime speranze nel panorama hip hop campano.
Traccia due “NASACE”, con il featuring di Aserto, ‘o Priò e TerronRissa per un triangolo Napoli, Salerno, Caserta. Traccia tre “Laydown” con Oyoshe e Matto Mc dai suoni morbidi sul quale si fondono le rime dei due talenti, arricchiti dal basso di Danilo di Nardi e la chitarra di Carlo de Matteis.
Alla quarta traccia troviamo il giovane e talentuoso Bles che ha un respiro molto più mainstream rispetto a tutti gli altri, e con “50 sfumature di flow”, radiofonico al punto giusto è l’unico brano dell’album che attualmente potrebbe entrare in rotazione su un network. Alla quinta c’è la rivendicazione del proprio dialetto da parte dei veterani Lucariello e Ciccio Merolla, con “Lengua” sul beat che cita Briganti. Sesta traccia affidata a Domasan, Fabio Farti e Emcee ‘O Zì’ sul beat di Breakstarr, “Complotti” dai suoni più scuri e crossover, dalle parole taglienti, che disilludono e prendono a sberle le coscienze. “Di più” è il titolo della settima track, affidata ai giovani J-bone , Armouann e l’ugola soul di Pepp Oh, con il campione di Voglio di più di Pino Daniele. Ottava è “Lordz of the Underground” dei Ganjafarm Cru il cui video fuori da una settimana ha già totalizzato circa 6000 visualizzazioni. Nella nona traccia il capitano DJ Uncino ritrova i suoi compagni di viaggio Sangue Mostro ne “il Volo” sul beat di Breakstarr. Decima traccia “Cagnamm ‘o munn” con lo smisurato talento di Dope One le cui rime si intrecciano sui cori di Donix che ritroviamo anche nell’undicesimo brano con la sua suadente voce in “E alla fine del giorno. “L’alternativa”, Peste Mc, Nazo e Francesco Paura con bass e synt di Daniele Franzese ed ai cori ancora una volta Donix in compagnia di Hanger Curci è la dodicesima track. “Arò vaje” che è la tredicesima canzone vede le rime dei salernitani della Gold School, al secolo Tonico Settanta, e Morfuco Mc, scorrere sulle basi di Uncino. Quattordicesima traccia, per chi ha comprato il cd fisico, (la traccia è presente solo su CD e non sul digitale), troviamo la freschissima e raggaeggiante “La direzione” con Valerio Jovine e Rocco Hunt, arricchita da organo e basso suonati da Alessandro Aspide. “Dimane sarà meglio” per la quindicesima traccia con i Capeccapa sul beat di Sonakine. Clementino, TheRivati e La Famiglia, mischiano blues, fusion, funky, e rap il risultato è strepitoso e lo trovate alla sedicesima traccia di questo United state of Campania rap, partorito da Uncino, al titolo “Block party”. Patto Mc e Dome Flame sul beat di Breakstarr sputano rime in “Street”, diciassettesima traccia. “Children of the ghetto” arruola i Fuossera ed il Basista. Un remix carico di suoni elettronici e scratch di Oluwong e Stradjvari firmato 99 Posse , “Strano e Straniero” occupa la diciannovesima posizione nell’album. Ultima canzone ritroviamo un terzetto i cui componenti avevano dato già prova sia come singoli di essere dei grandi, ma anche insieme con il pezzo “Si Sapev” della compilation Na Bomb, su Flava label, su un beat strepitoso di ‘o Pecone ; questa volta il campione è quello del film Altrimenti ci arrabbiamo, con Bud Spancer, e le rime sferzanti ed ironiche che arrivano come schiaffoni in faccia ai destinatari della missiva da parte dei tre rapper sul sample di Dune Buggy, sono ancora di Skarraphone, Kiaman e Uomodisu.
Insomma dj Uncino consegna una perla al mondo del rap, un disco autoprodotto, a tratti frammentato ma carico di talenti, suoni e rime dal mondo del rap newpolitano. Le illustrazioni di Galleon per dj Uncino sono di Luca “Zeus40” Caputo ed il progetto grafico di Roberto Ciarambino.