HACKER. La guerra informatica va in streaming
Immaginate se si potesse avere una cartina geografica, un po’ come quella che si usa per le previsioni meteo, sulla quale vedere in tempo reale gli attacchi hacker su scala globale. Chi non avrebbe la curiosità di sbirciare un po’ quel mondo del quale tutti parlano, ma che in realtà solo pochi conoscono? Grazie ad un progetto ideato e realizzato nella Silicon Valley dai tecnici della “Norse”, azienda specializzata in sicurezza digitale e prevenzione attiva dalle cyber minacce, oggi si può. Ma come si fa a scattare l’istantanea di una guerra digitale? Gli esperti californiani ci sono riusciti seguendo la più semplice delle intuizioni: per catturare una preda serve una trappola. Così hanno disseminato la rete di “honeypot”, letteralmente “barattoli di miele”. Naturalmente il miele in questione è digitale. Si tratta infatti di server, computer, applicazioni, e migliaia di archivi di documenti e programmi (tutti falsi) che possano attirare l’interesse dei cyber pirati. Per avere un quadro completo, e quindi su scala globale, le trappole sono state disseminate in più di 40 paesi. Ed è proprio dal monitoraggio di queste trappole che i tecnici della Norse hanno la possibilità di intercettare in tempo reale gli attacchi su larga scala. Per gli addetti ai lavori questo programma permette di reagire con tempestività alle minacce; per il resto della rete si tratta invece di una di finestra aperta (http://map.ipviking.com/) sulla guerra che si combatte ogni giorno, della quale potremmo essere vittime ignare.
Raffaele Nespoli