LA SCOPERTA. E’ made in China il computer più veloce del mondo

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Il Made in China si fa largo anche nel mondo della tecnologia. Basta con i luoghi comuni che vogliono che tutto ciò che venga dal Paese più popoloso del mondo sia pezzotto. Infatti il computer più veloce della terra viene proprio dalla Cina. Si chiama Tianhe-2 ed è stato realizzato dall’Università Nazionale per le tecnologie di Difesa di Canton, nel sud della Cina: Esegue 33.863 migliaia di miliardi di calcoli al secondo equivalenti a 33,86 petaflop. Tianhe-2 e si è classificato di nuovo al primo posto della Top 500 compilata ogni due anni dall’università di Manheim, in Germania, che misura la potenza dei sistemi informatici più avanzati, sulla base della quantità di equazioni lineari risolte in un secondo dal sistema informatico. La tecnologia cinese batte anche quella statunitense: il Titan, realizzato dal dipartimento per l’Energia Usa, che si classifica al secondo posto, riesce “soltanto” a realizzare 17.590 migliaia di miliardi di calcoli al secondo. Nonostante la supremazia del super-computer cinese, il predominio informatico statunitense non sembra comunque subire contraccolpi: sono 265 i sistemi made in Usa presenti tra i 500 della classifica. Tianhe-2 è il computer più veloce al mondo, anche se alcuni esperti criticano la metodologia di compilazione, nota come Linpack benchmark, della classifica che non tiene conto di altri fattori come la velocità di trasferimento dei dati da una parte del sistema a un’altra, che può condizionare la performance reale del computer. Tianhe-2, termine traducibile come “Via Lattea”, ha una tecnologia mista al suo interno, con processori Intel e CPU (Central Processing Units) realizzate dalla stessa Università nel Guangdong. Sotto il punto dell’efficienza energetica, Tianhe-2 ha bisogno di oltre 17mila chilowatt di potenza, più del doppio del suo rivale americano, che si ferma a 8200 chilowatt.

Valerio Esca

Valerio Esca
Non credo in una vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio. (Woody Allen)

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