LA TORTA DELLA NONNA. Recuperiamo le tradizioni e il piacere dei profumi in casa
Quando ero piccola, l’aria di festa si sentiva entrando in casa. Tra panni puliti e stanze profumate, aleggiava il profumo del dolce che cuoceva nel forno. Mia sorella e io ci mettevamo con le sedioline davanti al forno e guardavamo la magia. Il dolce cresceva fino al campanello che avvisava mamma che la “torta della nonna” era pronta per essere sfornata. Assistevano a questa preparazione come a uno spettacolo di magia. Con gli occhi che brillavano.
Oggi, senza nulla togliere alle cake design e alla loro arte meravigliosa, ogni tanto bisognerebbe provare a mettere le candeline su un dolce fatto in casa, facendo vivere ai nostri figli quella magia, che riempie il cuore di gioia e diventa un momento di gioco con la mamma che chiede di girare la crema, prendere il ruoto, trasformando i figli in operosi assistenti.
Mode e tendenze vanno bene se prese a piccole dosi. Oggi, a 40 anni, ancora conservo in uno dei cassetti della mia cucina, un’agenda dove a 10 anni annotavo le ricette che mi facevo raccontare da mamma mentre preparava i suoi dolci e non solo. Pagina dopo pagina, primi piatti, secondi piatti, contorni, insieme al dessert, raccontano una storia straordinaria, proprio come quella (forse anche più bella) degli spot pubblicitari.
TORTA DELLA NONNA // LA RICETTA DI GIALLOZAFFERANO.IT
Francesca Scognamiglio Petino