MEZZO SECOLO IN 5 MINUTI. La storia di Danielle e della sua famiglia raccontata in timelapse.
Eravamo già abituati a vedere quei video in timelapse dove persone, di ogni età e da ogni parte del pianeta, si ritraevamo, giorno dopo giorno, nella stessa posizione per un tempo piuttosto lungo. Le foto poi, montate l’una accanto all’altra e fatte scorrere velocemente, rendevano evidente l’incedere del tempo. Minuscoli particolari del volto che cambia, la memoria della vita che si imprime sulla faccia. Un modo, scelto tra tanti, per raccontarsi. Il filmaker Anthony Cerniello però ha deciso di spingersi oltre, condensando in una manciata di minuti più di mezzo secolo di vita di una bambina, Danielle, che matura rapidamente sotto ai nostri occhi, fino ad invecchiare. L’effetto in realtà è ottenuto attraverso un metodo originale che, invece di ritrarre una singola persona, sfrutta i geni di un’intera famiglia, riunita per festeggiare il Ringraziamento. Cerniello e la fotografa Keith Sirchio hanno infatti immortalato ogni componente e poi scelto le fotografie in base alla somiglianza dei visi. Gli animatori Nathan Meier e Edmund Earle hanno fatto poi il resto, fondendo le immagini in un unico filmato, mentre con un preciso ritocco rendeva il morphing ancora più realistico. Il risultato è affascinante, non solo perchè ci pone di fronte all’impercettibile scorrere del tempo, ma anche perchè sembra dirci che ogni individuo non è solo il risultato di se stesso, ma pure della sua genealogia. E ancora, in un mondo che ci vuole sempre più giovani e perfetti, questo è un modo per ricordarsi che tutti siamo mortali.
Giuliana Calomino