MUSICA 3 // NELLO DANIELE TORNA CON “IO BIANCO IO NERO”. I suoni nu-politani si fanno eclettici nelle nuove note del cantautore napoletano.

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È disponibile dal 1 luglio in tutti i negozi di dischi e web store su etichetta Notti Ludi, distribuzione Self di Vittorio Lombardoni, il nuovo album del cantautore e chitarrista Nello Daniele. Dopo 4 anni dal suo ultimo album (“Uguali a ieri”, Universal Music, 2010) Nello Daniele torna con un nuovo disco, il quinto della sua carriera: “Io Bianco Io Nero” è prodotto con Paolo Giulini e pubblicato dall’etichetta “Notti Ludi”, e si è avvalso del confronto con artisti del calibro di Enzo Gragnianiello, James Senese, Francesco Baccini. Ed attinge dichiaratamente alla world music, “Io Bianco Io Nero”, intesa nel senso più ampio della fusione tra la lingua napoletana, alla quale Daniele torna senza indugi, e tutti i linguaggi in musica che il cantautore napoletano è in grado di esprimere. Così, la tracklist dell’album esprime una rutilante carrellata di registri, che si apre con la canzone che da il titolo all’album, una festa latina che ospita un testo antirazzista che sa suonare insieme caloroso e impegnato, per poi proseguire con “Aspiettame”, ballata strappacuore cantata in duetto con la voce graffiante di Pietra Montecorvino. E ancora “Un’altra vita”, tra il canto brasiliano e il jazz latino, dove Daniele intende conservare l’atmosfera da live club che gli è tanto congeniale, realizzando il brano con gli amici Alfredo Paxiao (basso) e Israel Varela, batterista americano e tournista di Mike Stern. “Nun me pare vero” ospita due presenze arcinapoletani, la tunisina M’Barka Ben Taleb e la batteria di Franco Del Prete. In “Famme sta cu’ te” Napoli incontra ancora il mondo nelle corde di Daniele: il titolo originale del brano è “Baroun Baroun”, cantato dalla persiana Yalda, con la quale Nello duetta nella nuova versione. Il funk metropolitano di “O’Russ” suona quasi l’omaggio a quel “malpelo” che si accompagna a A’Rossa nel capolavoro di al Carosone. “A riva”, realizzata con voce, chitarra acustica e violoncello, sembra fatta con Jacques Morelembaum e chiude l’album con il dolcissimo richiamo che tutte le coste, al di qua e al di là dell’oceano, sanno esercitare su “chi tene ‘o mare”.

Rosa Criscitiello

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

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