NUOVI FOOD TREND. Cose indispensabili da sapere per un 2014 da veri gourmet
Nessun foodie che si rispetti può restare impreparato di fronte alla domanda: “Quali saranno i nuovi gastro trend del 2014?”. Se anche voi volete essere sempre informati e pronti sulle nuove tendenze gastronomiche, tenete d’occhio questo vademecum.
1. I Templi della gastronomia. Il food shopping di lusso si afferma con prodotti artigianali, di alta qualità e certificati. Dopo il boom diEataly, aperto a New York, Torino, Milano,Genova, Firenze, Bologna, Roma e Bari, sono nati tantissimi rivenditori di eccellenze enogastronomiche. I prezzi non sono certo quelli della GDO, ma piuttosto simili a quelli di unagioielleria, però si sa che “non c’è niente di sacro, tranne il cibo” (cit. Dissapore).
2. Lo street food. Il food on the go, il cibo da passeggio, da asporto, è diventato trendy. Dopo anni di maltrattamenti e indifferenza da parte degli appassionati gourmet, è tornato alla ribalta. Dimenticate però il solito kebab o l’americanissimo hot dog. Il cibo da strada rivalutato è quello strettamente legato alla tradizione culinaria regionale. Provate a passeggiare con una pizza fritta o a libretto, addentando un arancino o un trapizzino, la vostra passeggiata avrà un altro sapore oltre a suscitare l’appetito dei passanti.
3. Bio, vegan e gluten free. La parola d’ordine è: salute. Bio e green non sono più concetti di nicchia. Quest’anno nasceranno sempre più ristoranti “verdi” e con una scelta di prodotti a “km0”. Si punterà sulla cucina vegetariana e sul gluten free. Un trend che segue l’aumento di persone che soffrono di celiachia o che scelgono un’alimentazione vegana e vegetariana, e che, da qualche tempo, ha coinvolto anche rappresentanti dell’alta cucina.
4. A casa come al ristorante. Dopo il successo di trasmissioni televisive come MasterChef, la cucina gourmet è oramai alla portata di tutti. Sono sempre più numerosi gli appassionati che si cimentano in capolavori della gastronomia e impiattamenti degni di un quadro di Kandinsky.L’attenzione alle materie prime, la scelta degli attrezzi, l’utilizzo di sofisticate stoviglie, il rispetto dei tempi di cottura e non ultimo la cura maniacale per la tavola, non fanno rimpiangere gli chef stellati. Anche il vicino di casa potrà essere un degno sostituto di Gualtiero Marchesi.
5. Bakery e Coffee Shop. God bless America! Noi italiani esterofili, amanti di serie tv e film made in USA non possiamo fare a meno di diventare muffin e caffe lungo addicted durante i nostri viaggi (anche se il caffè lungo non ci piace affatto!) E così stanno spopolando sempre più catene simili a Starbucks e Magnolia Bakery, luoghi in cui leggere, lavorare o concedersi una pausa sentendosi più cosmopoliti.
(ph Birdy’s Bakery/Vicoletto Belledonne Napoli)
Roberta Gatta