PASTA DI GRAGNANO. Finalmente conquista l’IGP!
Immancabile presenza nelle nostre tavole, la pasta di Gragnano ha conquistato a livello europeo una nuova Indicazione geografica protetta (IGP) per l’Italia. Con il riconoscimento ufficiale da parte della Commissione Europea, la nuova IGP sarà iscritta nello speciale registro che protegge gli alimenti di alta qualità. Non sorprende la reazione gioiosa, di fronte alla decisione della Commissione Europea, di Giuseppe Di Martino , presidente del consorzio pasta di Gragnano di cui fanno parte i pastifici Liguori, Di Martino, Faella, Gentile, Le Stuzzichelle, D’Apuzzo Sebastiano, Pastificio Campi, Le Antiche Tradizioni di Gragnano e La Fabbrica della Pasta. Adesso tutti saranno tenuti a rispettare il disciplinare IGP secondo il quale: la pasta di Gragnano è il prodotto ottenuto dall’impasto della semola di grano duro con l’acqua della falda acquifera locale, con un particolare profumo di grano maturo e un caratteristico sapore sapido, dal gusto deciso. La pasta deve avere un aspetto rugoso, tipico della trafilatura al bronzo, e alla cottura deve presentarsi soda ed elastica, con un’ottima tenuta. La produzione deve avvenire all’interno del comune di Gragnano. Dopo 500 anni di storia e 8 di lavoro per questo riconoscimento finalmente i consumatori europei otterranno la giusta tutela. In principio furono i maccheroni, caratteristici per la loro forma senza forma che racchiudeva in buona sostanza un po’ tutti i formati. Introdotti nella nostra cultura alimentare da Re Francesco di Borbone, dopo una vista a Gragnano, i maccheroni assunsero, ben presto, forme differenti tramutandosi in spaghetti, zite, maltagliati e paccheri. Grazie a questo piccolo comune dunque la pasta è diventata ciò che è: parte dell’identità del nostro paese e simbolo del made in italy all’estero.
Roberta Gatta