Gloss (Rogiosi, 2012), giallo glam d’esordio della giornalista, press agent e pr napoletana Francesca Scognamiglio Petino, direttore responsabile della piattaforma di informazione lovepress.it, diventa un graphic novel illustrato da Rosa e Carlotta Crepax, incrociate durante la ricerca di un artista dotato di sensibilità e, al tempo stesso, di uno spiccato senso dell’estetica e una particolare attenzione alle ultime tendenze.
Gloss in versione graphic novel è stato stato presentato in anteprima nazionale con una exhibition, che ha trasformato l’atrio del PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, in via dei Mille 60 con un’ambientazione in bilico tra “CSI New York” e “Il Diavolo veste Prada”. Bello il lavoro delle illustratrici. Il cognome di Rosa e Carlotta Crepax non inganna, sono le nipoti del celebre disegnatore di Valentina che si sono misurate con talento con la loro prima striscia che ha incantato il placet di Absolut già impegnata nella campagna Transform Today con l’illustratore messicano Rafael Grampà e del Comicon con cui sono in cantiere progetti futuri.
Nello spazio espostivo hanno trovato posto gigantesche teche illuminate, totem e la sorprendente stanza di Lola Forbest, la pubblicitaria vittima in Gloss. Non una semplice esposizione di tavole. La selezione è stata complicatissima. Escludendo i canoni estetici – sono tutte fantastiche – la necessità è stata quella di incuriosire il visitatore raccontando ma lasciando, al tempo stesso, quell’alone di mistero, tipico del giallo. C’è traccia del primo Gloss, con un’immagine molto forte. E c’è la riproduzione della scena del crimine realizzata dalla designer Morena Inserviente per Flò Design con una cascata di orchidee, fiore preferito di Lola Forbet, la protagonista del racconto.
La graphic novel Gloss ha uno stile unico dettato da un tratto deciso e originale.
La particolare commistione tra alcune caratteristiche del fumetto manga e lo stile tipico dell’illustrazione di moda potrebbero far pensare a Rosa e Carlotta Crepax come delle pioniere di un nuovo stile: il manga glam.
Tingono l’atmosfera di mistero e suspance il bianco e nero, e le tante sfumature di grigio (come la celebre trilogia al peperoncino) che danno spessore e profondità a volti e paesaggi.
Proprio come nello stile manga risalta la particolare attenzione dedicata all’atmosfera della storia e alla caratterizzazione dell’ampio cast di personaggi che vivono nel romanzo, alla loro fisicità, alle loro emozioni e ai loro pensieri.
La cura e l’eleganza nei dettagli degli outfit e nelle linee di acconciature e make up è quella tipica della scuola del fashion design dalla quale provengono le illustratrici.
Molto vicina allo stile giapponese è anche la grammatica visiva di Gloss. Spazi verticali e orizzontali si avvicendano in modo eterogeneo, eliminando completamente, in alcune tavole, il limite visivo rappresentato da bordi e cornici, e lasciando in questo modo ampia libertà al percorso del lettore.
Elemento di grande originalità, che rende speciale lo stile di Gloss, è l’unione tra la perfezione di texture e paesaggi lavorati al computer e le linee, splendide nella loro accattivante imperfezione, nate dalle matite delle due sorelle.
Tutti questi elementi rendono la graphic novel una sintesi, un brillante meltin pot, di illustrazione, disegno e fumetto, con tutte le peculiarità e le molteplici sfaccettature che generalmente distinguono queste espressioni dell’arte visiva l’una dall’altra.
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