PRIMO KO AL SAN PAOLO. Cassano riporta il Napoli con i piedi per terra
Un lampo, a dire il vero l’ennesimo in una notte da tregenda, illumina il prato del “San Paolo”. Ma stavolta non si tratta di un tocco di Higuain, o di un dribbling di Callejon, o ancora di una staffilata di Hamsik. E’ Antonio Cassano, il genietto di Bari Vecchia, a disegnare la traiettoria maligna che spedisce alle spalle di Pepe Reina il pallone dell’1-0. Vittoria del Parma e prima sconfitta del Napoli in casa. La seconda di seguito, dopo quella di Torino. Un Ko che fa male e che carica di ansia la comitiva in viaggio alla volta di Dortmund dove martedì proverà a compiere l’impresa di battere il Borussia nel suo stadio e assicurarsi il passaggio del turno in Champions. Ma a complicare ancor di più i piani di Rafa Benitez c’è l’infortunio di di Marek Hamsik che ha rimediato un pestone da Gargano ed è dovuto uscire dal campo dopo appena 9 minuti di gioco. A dire il vero l’allenatore lo aveva relegato in panchina, un po’ per preservarlo e un po’ per la preoccupazione di un precedente infortunio, rivelatosi poi non risolto. Ma quel che resta alla fine della partita è la sensazione di una involuzione nel gioco. Quel 75% indicato dal tecnico come condizione generale ieri è sembrato un dato generoso. Una serie di piccoli difetti e le difficoltà di alcuni giocatori a integrarsi nel sistema tattico (Maggio, Britos, Armero…) o l’evanescenza di altri (Insigne e Callejon), definiscono i contorni di una minicrisi nella quale la squadra è sprofondata. E lo smarrito Inler, chiamato a affrontare i giornalisti a fine gara, non è parso capace di spiegare o giustificare i motivi della disfatta. C’è un’occasione a portata di mano per rifarsi: ma serve una prova perfetta!
Pier Paolo Petino