RE.WORK. Il coworking sbarca a Napoli
Dopo il gran successo ottenuto all’estero, il cosiddetto “coworking” arriva anche a Napoli. Questo termine sta ad indicare uno stile lavorativo basato sulla condivisione di un ufficio o in generale, qualsiasi ambiente di lavoro, di cui fanno parte persone non impiegate nella medesima organizzazione ma che svolgono attività diverse. Nel capoluogo campano, il coworking ha trovato casa con Re.Work, 700 metri quadri siti al Centro Direzionale di Napoli, inaugurato già lo scorso ottobre ma presentato ufficialmente il 17 aprile.
Per l’occasione, è stata annunciata anche la prima edizione del “Premio Centro Direzionale per l’arte”, patrocinato dal Comune di Napoli e dall’Accademia delle Belle Arti di Napoli ed ideato dalla giornalista Ilaria Urbani. Il Premio è un contest artistico nato in seno al tentativo di rilanciare l’immagine del Centro Direzionale per renderlo un polo attrattivo; l’idea è di coinvolgere i giovani artisti sulla tematica “Ripensiamo il presente e il futuro del business center di Napoli”. I creativi potranno esprimersi attraverso qualsiasi forma di arte visiva, dalle foto al video, l’importante è che l’oggetto delle opere sia lo skyline del Centro, con le sue geometrie così atipiche per il territorio.
I lavori saranno giudicati da una giuria di qualità presieduta dall’artista Riccardo Dalisi e composta, tra gli altri, dalla critica d’arte Aurora Spinosa, dalla giornalista Paola De Ciuceis e dal fotografo Fabio Donato.
A parlare poi dello spirito che c’è dietro al primo coworking napoletano è l’anima dell’iniziativa, l’im prenditore Alfredo Guerri che assieme ad un team di giovani professionisti e appassionati di web ha creato lo spazio di Re.Work. Spazi del genere sono stati ideati negli Stati Uniti nei primi anni Duemila in seguito al diffondersi del lavoro telematico, come alternativa al tipico isolamento che può avvertire chi lavora da casa e magari, pur facendo parte di un team, non può permettersi di sostenere il costo di un ufficio. Così gli spazi di coworking sono diventati i luoghi preferiti da liberi professionisti e freelance, dove potersi scambiare idee e creare anche nuove opportunità di lavoro e collaborazione. Qualcosa che adesso sarà possibile anche a Napoli, come dice Guerri: “Lo scopo è quello di creare una comunità professionale, a prezzi molto contenuti, che viva lo spazio non solo per sviluppare la propria attività ma che, attraverso la condivisione con altri gruppi, possa aumentare le potenzialità proprie e collettive”. L’obiettivo di Guerri è aprire poi punti di coworking in diversi luoghi della città, magari dopo aver contribuito a rilanciare il Centro Direzionale, di cui dice: “Credo molto nello sviluppo di questa zona, è uno dei pochi spazi in cui le esigenze professionali sposano la vivibilità. Per questo abbiamo deciso di corredare la nostra offerta con un programma di appuntamenti, a partire dal Premio, che rilancino il quartiere”.
Veronica Serena Valli