ROMANZI D’AMORE E CONFLITTI DI CLASSE. Dai libri alla tivù è di moda l’800 inglese
Su Facebook è nato addirittura un gruppo: “Noi che vogliamo vedere i period drama della Bbc sulle reti italiane”. Aggiornatissimo, in verità. Perché dal successo di Downtown Abbey su Rete4, è scoppiata la febbre dei film ambientati in un’altra epoca. In Italia oggi non esiste niente di simile a ciò che fanno le reti inglesi – BBC e ITV ma anche produzioni anglo-americane, australiane e canadesi – che ogni anno sfornano la loro trasposizione televisiva di drammoni e romanzi leggeri, tutti rigorosamente stile ’800. Laeffe, la nuova rete della Feltrinelli (canale 50 del digitale terrestre) da poco ha trasmesso uno dei miei preferiti, Nord e Sud, con uno strepitoso Richard Armitage protagonista della serie tratta dal romanzo di Elizabeth Gaskell. Ambientato nell’immaginaria Milton (probabilmente Manchester) il libro racconta la storia d’amore tra un signorotto della fiorente manifattura del cotone e la figlia (orgogliosa) di un pastore di campagna. Sullo sfondo, l’Inghilterra della Rivoluzione Industriale e dell’Esposizione Universale, dove si fanno strada avventurieri e speculatori e la middle class dei manifatturieri. Anche se meno conosciuta (da noi) delle sorelle Brontë – era amica di Charlotte, l’autrice di Jane Eyre – la Gaskell fu una scrittrice apprezzata già da Dickens (che la pubblicò su una rivista da lui diretta): donna “contro” il perbenismo e la bigotta morale vittoriana. Bellissimi i dialoghi, e le storie sociali, di cui riesce a dare una visione meno lugubre e disperata di Dickens, coniugando una levità alla Jane Austen con un’attenzione meno salottiera alle lotte di class, in un mondo a suo modo già moderno.
I classic drama piacciono tanto perché sono i libri da cui sono tratti, a essere belli: trascurati dai circuiti intellettuali della letteratura, andrebbero riscoperti e ri-letti. Non cercate Downtown Abbey, però: è una delle poche eccezioni in cui la serie non è tratta da un libro ma da una sceneggiatura di questo secolo.
Ida Palisi