SENEGAL. Il fascino del deserto, la Parigi-Dakar e il Lago Rosa
l deserto è probabilmente uno degli spettacoli più belli della natura. Che sia di sabbia, di roccia, di sale…fa poca differenza. Ciò che tocca nel profondo è il senso di immensità e di pienezza che riesce a trasmettere. Il più famoso al mondo è il Sahara, che ha conquistato scrittori e sceneggiatori con il suo fascino misterioso e la straordinaria bellezza dei suoi colori: le dune di sabbia dorata, l’azzurro del cielo, il verde acceso delle palme nelle oasi.
Da Est a Ovest, in Nord Africa il Sahara stupisce per la sua magnificenza e non c’è viaggiatore che abbia attraversato questo continente senza averne visto e vissuto un pezzo.
In Senegal, proprio sulla costa che guarda le isole di Capo Verde c’è forse quella parte del Sahara che per decenni, per molte persone, ha rappresentato una sfida, un sogno: l’ultima tappa della mitica Parigi-Dakar, prestigioso e avventuroso Rally che aveva un tempo il capolinea proprio nel continente nero. Oggi la gara, alla quale partecipano auto, moto, camion e quad, è stata trasferita in Sud America ma non è pensabile un viaggio in questa terra senza percorrere la tappa, e in questo caso l’ultima. Qui, tra deserto e mare, in un viaggio ineguagliabile sotto il sole africano, tra il saliscendi delle dune sabbiose e palme alte e verdi, ci si ritrova di fronte uno scenario straordinario: il Lago Rosa, mega concentrazione salina che favorisce nelle acque di questo lago la crescita di un’alga speciale che, in particolar modo nella stagione secca, regala uno spettacolare colore rosa inteso.
Tutto intorno si respira aria di laboriosità: l’attività è frenetica, di giorno che di notte. Centinaia di persone si ritrovano sulle rive del lago per estrarre il sale. Gli uomini s’immergono nell’acqua fino al bacino e strappano con faciltà le croste di sale che si depositano sul fondo del lago, poi riempiono con attenzione le piroghe e lasciano che siano le donne a trasportarle fino a riva.
Il lago Rosa o Retba, immerso in uno scenario senza tempo, al limite del deserto, e circondato da cumuli di sale e sabbia, appare nei giorni di sole come un grande cristallo rosa lucente immerso in un mare di sabbia dorata. Recuperate la jeep: poche centinaia di metri e sarete sulla spiaggia. Il paesaggio, surreale, vi lascerà senza parole: deserto alle spalle, e dinanzi a voi sabbia bianca e mare azzurro.
Consiglio: prima di rientrare, una corsa in jeep sulla spiaggia e un bagno ristoratore. Ma non vi allontanate, e fate attenzione sempre ai piccoli vortici dell’Oceano.
Melania Bifaro