SLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA. E abbandonatevi a un amore puro

Il titolo era quindi un monito per il pubblico. “Allacciate le cinture di sicurezza” di fronte alle turbolenze e agli imprevisti cambi di rotta che la vita prima o poi propone, che l’amore impone, che la passione antepone a qualsiasi calcolo e scelta razionale. E al grido di ‘un grande amore non avrà mai fine’… ascoltato più volte nell’accattivante trailer in questi mesi di attesa, ci siamo precipitati a vedere il nuovo film del maestro turco del melò Ferzan Ozpetek . Il film racconta di Elena  (Kasja Smutniak) e Antonio (Francesco Arca) e della passione improvvisa, irrazionale, bruciante e contro ogni regola anche a scapito di scompigliare le vite di tutti, amici e parenti, che esplode tra i due  nonostante sembra non esserci alcuna affinità, né tantomeno stima.

Ci siamo emozionati, a tratti abbiamo sorriso… e poi abbiamo pianto. Una storia d’amore, la prima eterosessuale e coniugale del regista che ne esplora i meccanismi, raccontata nell’arco narrativo di 13 anni. E con il grande amore che supera tutto, anche la trasformazione fisica dell’amata.

Non facciamo critica cinematografica, non crediamo che Francesco Arca sia il nuovo De Niro del cinema italiano, né che la sceneggiatura sia perfetta; questo non è il capolavoro di Ozpetek ma è un film che parla di un amore, puro… E per questo possiamo consigliarlo. Per credere che esista anche nella realtà. Il cinema in fondo ci regala sogni.

Piccola annotazione musicale: il brano di Cocciante “A mano a mano” è stato cantato in pubblico solo una volta da Rino Gaetano durante un concerto, quando vide una sua ex tra il pubblico che se ne andò mentre lui cantava. Scelto dal regista per il modo in cui canta con leggerezza un testo tanto pesante. La stessa leggerezza nella drammaticità che il regista ha saputo dosare sapientemente nel  suo film.

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Martina Caldo