THE KISS. Baci rubati a Mosca
La settimana scorsa ci siamo lasciati con uno dei baci più famosi della fotografia, immortalato nella vitale confusione delle strade parigine da Robert Doisneau. Sarà la primavera, sarà l’inguaribile romanticismo, ma continuiamo a parlare di baci e cogliamo l’occasione per fare il giro del mondo. Ci spostiamo infatti a Mosca, immensa capitale intrisa del fascino di secoli di storia zarista, poi bolscevica e sovietica, eclettica e tormentata città, cuore della Grande Madre Russia che ha segnato la formazione culturale di intere generazioni con i grandi classici della sua letteratura. Non vi è venuta voglia di prendere il primo aereo e volare liberi come Margherita nel “Maestro e Margherita”? Vi spaventa il faccione di Putin in tv? È comprensibile, ma Mosca e la mostra “The kiss” valgono ben un viaggio.
Fino al 26 giugno il centro per la fotografia fratelli Lumière ospita una selezione di immagini di fotografi russi, europei e statunitensi provenienti da musei e collezioni private nel mondo, che esprimono ed esplorano i temi del romanticismo e dell’amore, in tutte le sue manifestazioni.
Come nel cinema, nella musica e nella letteratura, anche la fotografia ha i suoi baci, famosi, sorprendenti e spettacolari. È “rubato” nella street -photography, “esibito” e gesto provocatorio di libertà, con valenza
politica, nelle fotografie che hanno immortalato la Storia recente; ed è anche glamour nella storia della fashion photography, con valenza erotica, divertente e divertita. In pochi l’avevano detto, che la storia meravigliosa del bacio è storia del costume.