TRACKS – ATTRAVERSO IL DESERTO. L’incredibile viaggio di una donna speciale

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“Sto progettando di attraversare a piedi il deserto australiano da Alice Springs fino all’Oceano indiano… Quando mi chiedono perché lo faccio, di solito rispondo: ‘Perché no?’ Voglio solo stare sola”. Dal 30 aprile nelle sale italiane, in concorso alla 70 ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dai produttori premi Oscar per IL DISCORSO DEL RE e SHAME, per la regia di John Curran, interpretato da Mia Wasikowska, TRACK – ATTRAVERSO IL DESERTO racconta la vera storia di Robyn Davidson che nel 1977 attraversò quello australiano accompagnata dal suo cane e da quattro cammelli. Il viaggio fu immortalato dal fotografo Rick Smolan per la rivista National Geographic che le dedicò la copertina del marzo 1978; quel numero diventerà un successo planetario spingendo Robyn a scrivere il libro autobiografico ‘Orme’, in breve tempo best seller internazionale. E adesso il film, emblema produttivo indipendente allo strapotere di Hollywood che ne deteneva i diritti. Un film bello da far male, la storia di un viaggio in solitaria ai confini del mondo che tutti credevano impraticabile. Un’epopea visualmente spettacolare ma anche e soprattutto la storia intima e intensa di una donna alla ricerca di sé, che affronta tremila chilometri di deserto per sfuggire a quello interiore, al deserto come condizione umana, dimostrando a noi tutti che anche le persone ‘normali’ possono fare cose impossibili. Senza nascondere fragilità e inadeguatezza, Robyn/Mia è pronta a rischiare fino al sacrificio estremo per rimettere insieme i pezzi della sua personalità, per distruggere la gabbia in cui si è ficcata e dove nessuno ha il permesso di entrare, per sconfiggere il senso di non appartenenza, del sentirsi fuori luogo in mezzo alla gente e alla confusione, condizione tremenda di solitudine radicale più della fatica dell’impresa. Da lei raccogliamo l’invito a tornare in noi stessi, a scollegarci e sconnetterci dal mondo informatizzato, di staccarci dal mondo per risentirci collegato ad esso. E’ la storia di una risalita dagli inferi, in cui molti possono riconoscersi, la storia violenta e coraggiosa di una donna che rinasce scommettendo su se stessa, avendo fede in se stessa.

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Martina Caldo

Martina Caldo
Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.

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