ZAPATA ALL’ULTIMO RESPIRO. Il Napoli pareggia in 10 contro la Sampdoria
GENOVA – Il tuffo di testa di Zapata spegne il sorriso allucinato di Ferrero e regala un punto al Napoli sul terreno inzuppato di “Marassi”. La Sampdoria si illude di battere gli azzurri e di scavalcarli in classifica grazie a un gol di Eder sul quale Rafael non è esente da colpe. Ma, nonostante la superiorità numerica provocata dall’espulsione di Koulibaly proprio per un fallo sul brasiliano, si fa agguantare per la coda, un attimo prima di andare negli spogliatoi sotto le docce.
Piove ininterrottamente su “Marassi”, piove sul Napoli che non ha più le ali, con una fascia sinistra tutta da valutare, interpretata in maniera assai approssimativa dalla coppia Britos-Goulham e un out destro dove il solo Maggio prova a offendere e Callejon che sembra la controfigura di se stesso; alla convocazione in Nazionale non è più lo stesso di inizio campionato, capace di segnare 8 gol in 9 partite. Il Napoli va a corrente alternata, Hamsik non illumina, Higuain non punge e la difesa continua a tenere in apprensione tutti. Benitez, che sta provando a fare di necessità virtù, a tratti appare spazientito, addirittura impotente verso errori individuali e di interpretazione degli schemi che compromettono il lavoro fatto durante la settimana. Quello che non manca alla squadra è il carattere e la determinazione di provare a ristabilire il risultato fino alla fine. E così quando sul cross di Goulham il neo entrato Zapata si avventa felino scaraventando la palla alle spalle di Romero, l’allenatore spagnolo tira un sospiro di sollievo, si toglie gli occhiali e pensa già alla prossima partita casalinga del 7 dicembre contro l’Empoli.
Pier Paolo Petino